Perché avere un blog aziendale e come realizzarne uno di successo

da | Ott 8, 2020 | Posizionamento sui motori di ricerca

Cos’è un blog aziendale?

Il corporate blog è il blog di un’azienda, ovvero uno spazio web all’interno del quale pubblicare contenuti di tipo testuale redatti da copywriter o redazioni interne e volti a relazionarsi con gli utenti grazie alla fruizione di contenuti utili e interessanti appartenenti alla propria nicchia di mercato.

blog aziendale

Do per scontato che per raggiungere gli obiettivi per i quali è stato predisposto, a livello di piano marketing, questo non può limitarsi ad essere un aggregatore di news aziendali o contenuti di basso valore, ma deve rappresentare uno spazio curato, ben architettato e seguito

Imprescindibile, nella creazione e ideazione di un blog aziendale, è la creazione di un piano editoriale che ne sancisca la linea editoriale, la frequenza di pubblicazione e, soprattutto, il contenuto dei singoli articoli, come andremo a vedere in maniera più dettagliata nell’articolo.

Perché aprire un blog aziendale

D’accordo, ora sappiamo cos’è, ma perché è così importante? Quali sono i vantaggi che può apportare alla tua azienda?

Vediamoli assieme.

Brand awareness e positioning

La prima delle ragioni che può portare un professionista/un’azienda a sviluppare un corporate blog per la propria realtà aziendale è il branding, ovvero una tecnica di marketing volta a creare e sviluppare il posizionamento di un marchio e di definirlo nella mente degli utenti target secondo alcune ben specifiche caratteristiche.

Brand Awareness

Il blog, infatti, rappresenta una vetrina delle competenze del business che si gestisce. Se i contenuti sono scritti in maniera precisa, corretta e ben inquadrata e finalizzati a rispondere correttamente alle domande dei possibili clienti e sono sviluppati in modo interessante e mirato per soddisfare l’interesse dell’utenza target alla quale ci si rivolge, possono rappresentare un veicolo attraverso la quale si comincerà a parlare del brand e ad accrescerne l’autorevolezza rispetto ad una determinata nicchia.

Uno dei principali obiettivi è infatti venire riconosciuti dai consumatori ed essere associati ad un determinato settore, o prodotto, così da creare un brand forte.

Un blog curato e sfruttato a dovere permette di ottenere la fiducia dei propri lettori, uno degli elementi più importanti nel marketing, e di presentarsi in maniera autorevole non soltanto agli occhi degli utenti, ma anche agli occhi di Google. L’enorme visibilità offerta da questo strumento rappresenta quindi un mezzo particolarmente profittevole per avviare campagne di brand awareness e far conoscere il proprio marchio.

Acquisizione nuovi lead e clienti

Prima di tutto, il blog è una fonte di traffico, più o meno pulito in base all’utilizzo che se ne fa e all’impostazione del funnel di vendita previsto nella strategia di web marketing. Che si lavori con Facebook o con il traffico organico proveniente dai motori di ricerca, l’utilità principale non cambia ed è quella di acquisire nuovi utenti e nuovi dati per raffinare le proprie campagne di marketing, analizzare i dati raccolti e ottenere nuovi clienti.

Grazie all’utilizzo di microcopy, CTA (call to action) e banner pubblicitari di prodotti e/o scontistica inseriti all’interno degli articoli, è possibile convertire il lettore e trasformarlo in cliente, in maniera più o meno semplice. Maggiori, ovviamente, sono le possibilità di effettuare una conversione del genere a partire da traffico organico in basso funnel, mentre sono molto minori se si ha a che fare con pubblico di alto funnel proveniente dai social (le possibilità, però, ci sono sempre).

Un corporate blog risulta anche un canale imprescindibile per la lead generation, perché permette di trasformare gli utenti e i lettori dei propri articoli in potenziali clienti e di ottenere in modo semplice una mail o un contatto, attraverso i form a fine articoli o all’interno del corpo, così da poter effettuare su di essi campagne di remarketing e DEM.

Fidelizzazione dei clienti di ritorno

Caldamente consigliabile è la gestione di un blog aziendale non soltanto al fine dell’acquisizione di nuovi clienti, molto più complessi da convertire e accompagnare alla fine del funnel di conversione, ma anche per fidelizzare gli utenti e clienti di ritorno. Questa attività ti sarà possibile effettuarla attraverso due tecniche:

  • La creazione di contenuti di valore che interessino i clienti e che li portino a scoprire i tuoi nuovi servizi e prodotti
  • L’acquisizione della fiducia dei tuoi clienti attraverso contenuti che ti presentino come un’azienda di grande qualità, disponibile e competente.

Se sarai in grado di costruire un rapporto di fiducia con i tuoi clienti, potrai riuscire a convincerli ad effettuare nuovi acquisti all’interno del tuo business, oppure ad acquistare un servizio che prima ritenevano troppo costoso, o ancora a scalare un servizio già acquistato e per il quale sono particolarmente soddisfatti.

Realizzare una nuova vendita partendo da un cliente che hai già convertito ha una probabilità di riuscita del 60/70%, mentre convertire un nuovo prospect ha una probabilità media del 5/20%. Per questo la fidelizzazione dei clienti è una strategia di marketing veramente efficace e profittevole.

Influenza del processo decisionale

In una ricerca condotta nel 2013 dal portale Technorati sulla digital influence, ovvero su come e quanto il digitale influisca sulle scelte decisionali degli utenti, ha rivelato che al terzo posto dei servizi che riescono ad influire maggiormente nell’acquisto di un bene/servizio vi sono proprio i blog.

Influenza processo decisionale

Technorati Media, 2013 digital influence report, slideshare

Quindi, quando si tratta di acquisti online, la presenza di blog autorevoli attraverso i quali l’utente può estrapolare informazioni precise e oneste, garantisce l’ottenimento della sua fiducia, attraverso la quale è possibile condurlo ad effettuare una conversione. Ogni giorno di più, infatti, i propspect indecisi sull’acquisto cercano, prima di concludere la vendita e selezionare l’e-commerce dal quale acquistare il servizio/prodotto, di trarre quante più informazioni possibili, attraverso la lettura di blog post, case history attraverso i quali si può constatare l’effettiva qualità ed efficacia dell’articolo nonché le recensioni e le testimoniane.

Scordati, quindi, di ottenere vendite dirette grazie ai tuoi articoli. Certo, possono arrivare, ma non è questo il loro compito, che invece rimane, fra gli altri, quello di influenzare positivamente i processi decisionali dei prospect.

Link Earning e outbound link

Mediante l’utilizzo di blog aziendali è possibile effettuare molte altre tipologie di campagne oltre a quelle di brand awareness e reputation, come ad esempio quella di link building, che risulta piuttosto impattante nel panorama delle strategie di marketing. Uno dei più grandi vantaggi offerti dalla presenza di un blog aziendale è che se questo viene ben sfruttato, ben posizionato sui motori di ricerca e reso quanto più virale possibile attraverso attività di Digital PR e sponsorizzazioni su vari canali, può essere utilizzato in maniera particolarmente fruttuosa come strumento di link earning, ovvero per l’acquisizione di link naturali.

Secondo un interessantissimo studio pubblicato (guarda un po’ che combinazione) nel blog di Hubspot, uno dei portali più autorevoli al mondo per quanto riguarda il digital marketing, i siti che prevedono, nella loro strategia di web marketing, un blog aziendale, ottengono ben il 97% di inbound link in più di quanto non facciano le aziende che ne sono sprovviste.

Saprai bene che la quantità e qualità (quest’ultima in modo sempre più preponderante) dei link puntanti ad un dominio è uno dei primi due fattori di ranking per quanto riguarda l’algoritmo di Google, il che rende il blog uno strumento quasi imprescindibile soprattutto in settori competitivi nei quali i link possono fare la differenza.

Attraverso una strategia di inbound e content marketing e alla redazione di blog post originali, interessanti e mirati all’utenza, è possibile creare contenuti virali e ben posizionati che ricevono preziosi backlink autorevoli. Nelle strategie di link earning, ovvero di acquisizione di link in maniera naturale e gratuita, quindi sprovvista di compenso dietro pubblicazione del link, il blog e il piano editoriale sono infatti centrali.

Sembra un controsenso ma il fattore chiave per ottenere link gratuiti e di qualità per migliorare il proprio posizionamento è quello di essere “primi” su Google, nonostante per essere primi su Google siano fondamentali i link. Insomma, bisogna dare visibilità al proprio valore perché questa venga condivisa.

Quindi, ricapitolando, la creazione di contenuti utili e di valore, come studi contenenti infografiche e dati accurati, guide how-to ben descritte e corredate da immagini e articoli approfonditi e originali, possono rappresentare una fonte di backlink naturali che permetterà al sito di guadagnarne in autorevolezza.

SEO e posizionamento delle money page

Ebbene sì, grazie agli articoli che pubblichi all’interno del tuo blog puoi andare a rafforzare il posizionamento delle tue money page, ovvero delle pagine transazionali attraverso le quali gli utenti effettuano conversioni, in maniera diretta e indiretta. Questo vale ovviamente anche per tutte le altre pagine del tuo sito web, che possono trarre un grande vantaggio e ricevere una notevole spinta nel posizionamento mediante l’utilizzo di un corporate blog.

Impatto del blog sulla SEO

Indubbiamente l’esistenza di un blog aziendale ben curato contenente blog post estremamente settoriali e di valore aiuta infatti ad acquisire autorevolezza, nella specifica nicchia di appartenenza, da parte di Google, il che renderà tutte le singole pagine del sito, indipendentemente dalla loro tipologia, maggiormente autorevoli e apprezzabili, aiutandole a posizionarsi più facilmente.

Attraverso gli articoli di un blog è inoltre possibile ottimizzare la struttura dei link interni, così da facilitare la comprensione della gerarchia del sito e dare maggior peso a determinati contenuti rispetto ad altri più superflui o meno redditizi (ma questa è un aspetto che vedremo nei prossimi capitoli). Infine, è possibile veicolare la link juice, ovvero il valore scambiato da un backlink ricevuto, verso altre pagine, così da poterlo spingere verso quelle che tu ritieni essere pagine strategiche per il raggiungimento dei tuoi obiettivi di business e migliorarne il posizionamento.

Content marketing, retargeting e remarketing

Per business più complessi e determinati da un processo d’acquisto più lungo, rispetto a quelli basati su “semplici” acquisti d’impulso, è spesso bene procedere con lo sviluppo di strategie di inbound marketing e content marketing che comprendano diversi canali di acquisizione del traffico. Siamo ormai nel 2020 e per quanto la SEO sia più viva che mai, è innegabile che il web diventi sempre più sfaccettato, complesso e costoso.

In quest’ottica è ormai impensabile basare un intero business sulla sola SEO, ma è bene progettare a monte un funnel che spinga l’utenza più fredda a diventare nostra cliente attraverso l’utilizzo combinato di diversi canali d’acquisizione, quali Facebook, Google ADS, la SEO e la DEM.

Il blog, quindi, è uno strumento particolarmente utile perché di fatto rappresenta una grande fonte di dati che possono poi essere utilizzati per attività di remarketing e retargeting. Inoltre, i blog possono essere sfruttati per acquisire le mail di potenziali lead, le quali rappresentano una delle più grandi opportunità per potenziare un business online.

Grazie alle mail, ottenibili grazie all’inserimento di pop-up e all’iscrizione alle newsletter, o grazie ai vari plugin che permettono di accedere a determinati contenuti del blog solo previo inserimento della mail, è possibile profilare un pubblico altamente in target che ci permetta di risparmiare mesi di allenamento del pixel di Facebook e avviare campagne DEM altamente profittevoli. Ma per questo vi consiglio di cuore la lettura dello splendido manuale di Alessandra Maggio, Come fare remarketing e retargeting. Con Google Adwords e Facebook ADS per affinare la tua strategia.

I vantaggi di avere un owned media

Oggi un problema delle aziende e dei privati che avviano un proprio business online è quello di doversi affidare a canali di vendita che vengono definiti earned media (vedi Facebook), o addirittura paid media, ovvero che non sono sotto il controllo e il possedimento dell’azienda stessa. Questo significa che il business è suscettibile ad una serie di variazioni, limitazioni e pericoli derivanti da uno scarso controllo dei canali di marketing utilizzati e della loro evoluzione.

Il blog aziendale, invece, rientra negli owned media, ovvero nei canali di proprietà dell’azienda. Questa caratteristica ne rende estremamente vantaggioso l’utilizzo, perché l’azienda ne è proprietaria al 100% e può gestire e controllare ogni aspetto che ne riguarda, dalla produzione dei contenuti alla moderazione degli articoli, ed è svincolata da una realtà terza il cui obiettivo è unicamente quello di arricchirsi.

Oggi, però, questo discorso rimane valido solo fino ad un certo punto. Un blog per funzionare ha infatti bisogno di uno o più canali per veicolare i propri contenuti. Se da una parte è possibile utilizzare, in modo completamente autogestito e libero, la DEM, anche il traffico proveniente dai motori di ricerca risulta rischioso, perché soggetto anch’esso a modifiche di algoritmi e ban che potrebbero vedere nullificato il duro lavoro svolto.

Anche per questo è oggi imprescindibile sviluppare una strategia multicanale che prenda in considerazione l’integrazione di diverse piattaforme e canali, al fine di creare una struttura solida e sicura.

Come realizzare un blog aziendale di successo

Non basta sapere cos’è e quali sono i vantaggi che può apportare alla tua azienda per avviarne uno performante. Creare un blog che duri nel tempo e che ti permetta di raggiungere gli obiettivi di business che ti sei preposto non è cosa semplice e va studiato per bene.

Avviare un blog aziendale

Vediamo alcuni consigli per far sì che si posizioni e generi traffico in target da convertire.

Inseriscilo in una strategia multicanale

La decisione di implementare un corporate blog va presa durante l’iniziale elaborazione del business plan. Un blog, infatti, non è uno strumento che va preso come a sé stante, ma che va integrato con una strategia SEO e marketing che prenda in considerazione diversi canali, come l’e-mail marketing e il social media marketing.

Sviluppa un piano editoriale

Il punto di partenza per ogni blog di successo è sicuramente la realizzazione del piano editoriale, uno dei primi tasselli del content marketing. Se non credi di essere in grado di realizzarlo, rivolgiti ad un content manager o ad un consulente SEO che sia in grado di effettuare una keyword research informazionale e di definire un piano editoriale interessante e coerente ai tuoi obiettivi.

Argomenti, tagli e date dovranno essere scelte con coerenza e dovranno anche saper intercettare i trend topic del momento, in modo da poter aumentare la visibilità dei tuoi contenuti.

Non creare soltanto articoli

Perché limitarsi alla creazione di articoli? Le tipologie di contenuti sono talmente tante da potersi sbizzarrire.

Cambiare format del tuo corporate blog, oppure creare un’uscita mensile con uno stile e un contenuto diverso può essere una strategia interessante per divertire e incuriosire la tua community. Vediamo una serie di contenuti che potresti proporre:

  • Infografiche.
  • Ricerche di settore e studi.
  • Quiz.
  • News.
  • Checklist.
  • Tutorial.
  • Case study.
  • Interviste.

Pensa anche alla distribuzione

Scrivere contenuti eccezionali e di grandissimo valore non è sufficiente.

Fondamentale è anche la fase di distribuzione, ovvero quell’insieme di attività necessarie a far raggiungere il tuo contenuto a quanti più lettori possibili. Ecco che ritorna la strategia multicanale, attraverso la quale poter ampliare la condivisione dei propri articoli, e l’importanza di una campagna di content marketing ben sviluppata.

Crea una redazione

Una delle più note diatribe sulla SEO riguarda la figura più adatta a scrivere gli articoli. Nel tempo si sono imposti i SEO copywriter, ovvero coloro che scrivono in ottica SEO. Ma esiste davvero questa “ottica SEO”?

In realtà no. Per scrivere dei contenuti che si posizionino e che ottengano successo bastano due cose:

  • saper scrivere bene;
  • conoscere bene l’argomento.

Il mio consiglio, quindi, è quello di far scrivere i pezzi del tuo blog ad un tuo collega o dipendente che sia bravo con le parole. Chi meglio di un esperto di settore può parlare di quell’argomento? Un’alternativa è trovare copywriter esperti e sviluppare una tua redazione aziendale.

Non essere autoreferenziale

Nessuno vuole leggere markette.

Più cercherai di vendere qualcosa ai lettori del tuo blog, più li allontanerai. I tuoi contenuti devono essere utili e di valore, non spinti alla transazione. Cerca di scrivere quello che i tuoi utenti vogliono leggere e di produrre contenuti interessanti.

Ricorda che il blog non è uno spazio di vendita, ma di informazione, di relazione e di dialogo. Tienilo a mente.